Archivio
-
Russia e Ucraina. Percorsi etnografici e sviluppi antropologici a cura di Alberto Baldi e Tamara Mykhaylyak
V. 6 N. 1 (2018)La parte monografica è a cura di Alberto Baldi e Tamara Mykhaylyak -
Etnografia dell'incertezza a cura di Vincenzo Matera
V. 5 N. 1 (2017)Questo fascicolo è a cura di Vincenzo Matera -
EtnoAntropologia 4 (2) 2016
V. 4 N. 2 (2016)Fascicolo a cura di Alberto Baldi
Si ringraziano per le preziose collaborazioni a vario titolo offerte a sostegno dei due numeri dell’anno 2016 di EtnoAntropologia i colleghi Enzo Alliegro, Letizia Bindi, Mario Bolognari, Domenica Borriello, Donatella Cozzi, Fulvia D’Aloisio, Fabiana Dimpflmeier, Vincenzo Esposito, Francesco Faeta, Mauro Geraci, Fiorella Giacalone, Simone Ghezzi, Ivan Golovnev, Milena Greco, Eugenio Imbriani, Franco Lai, Francesco Marano, Vincenzo Matera, Lello Mazzacane, Tamara Mykhaylyac, Cristina Papa, Rosa Parisi, Patrizia Resta, Gianfranca Ranisio, Pino Schirripa, Francesca Scionti, Enzo Spera, Filippo Zerilli, Eugenio Zito.
Il nostro apprezzamento va altresì al Dott. Claudio Tubertini della casa editrice CLUEB per la fattiva collaborazione e la cura poste nella redazione e nell’allestimento dei due numeri.
-
EtnoAntropologia 4 (1) 2016 a cura di Alberto Baldi
V. 4 N. 1 (2016)Fascicolo a cura di Alberto Baldi
In copertina foto di matrimonio proveniente dall’album di Valerij Šustjak, Gorodok – Ucraina, 1963.
-
EtnoAntropologia 3 (1) 2015
V. 3 N. 1 (2015)In questo numero compaiono alcuni contributi al Convegno Nazionale dell’Aisea svoltosi a Roma dal 25 al 27 settembre del 2014. Tali contributi sono dedicati alla Tunisia e generati dalla felice co-presenza nelle tre giornate di una delegazione di ospiti chiamata all'appello da Laura Faranda (responsabile di un accordo culturale tra l'Università “Sapienza" e le Università tunisine "Manouba" e "Neuf Avril"). Onorando un impegno di ospitalità anche editoriale, abbiamo deciso così di includere il saggio di Mondher Kilani, che ha proposto in occasione del convegno un'anticipazione di un volume oggi edito anche in Italia (Quaderni di una rivoluzione, Elèuthera); così come il contributo inviatoci da Abdelhamid Hénia, che ci ha sollecitati a una riflessione a qualche livello propedeutica alla nozione di moltitudine discussa da Kilani, rigenerando il binomio “autoctono-straniero” nella sua inusuale genesi idiomatica e storica, tra Nord e Sud della Tunisia. Nel suo breve intervento, Alfonso Campisi ha invece declinato in un contesto linguistico (ma più estesamente di politica culturale) la nozione di “appartenenza identitaria” nella Tunisia post-rivoluzionaria, discutendo un passaggio significativo della nuova Costituzione ispirato al panarabismo. E infine Laura Faranda ha anticipato alcune linee di una recente ricerca etnografica dedicata ai pensionati italiani in Tunisia, che si situa nel progetto messo a punto dal protocollo di accordo culturale concordato con gli atenei tunisini.
In ragione della corposità di questo numero, il comitato scientifico della rivista ha ritenuto opportuno omettere la sessione dedicata alle note di ricerca e alle recensioni.
Le rubriche ricompariranno nei prossimi numeri di EtnoAntropologia.