L’applicazione “Indigemoji” nella lingua degli Arrernte e in inglese, riusa, riconfigura e ripropone le “faccette” prodotte, tra gli altri, da Apple e Google per un’utenza occidentale, ad uso e consumo invece dei popoli aborigeni del Bush. Tali emoij sono il frutto di una relazione tra giovani e anziani impegnati nel “ridipingerli” e risemantizzarli, esempio, altresì, di un riposizionamento attivo sul web dei gruppi locali.